In crescita la centralità del cibo nella vita degli italiani

La ripresa dei consumi alimentari in Italia sta continuando ma è ancora molto ampia la distanza dai massimi del decennio scorso. L’alimentazione sta diventando sobria e si sta orientando verso scelte di maggiore qualità e benessere. Cresce la centralità del cibo nella vita degli italiani. Ad esso si dedicano più risorse economiche, più tempo e più attenzione.

Prosegue anche nel 2018, seppure a ritmi moderati, il recupero dei consumi alimentari: nell’ultimo anno, secondo le misurazioni in quantità (prezzi concatenati di contabilità nazionale Istat), si è registrata una crescita di alcuni decimi di punto percentuale.

Si tratta del quinto anno consecutivo con andamenti di segno positivo, sebbene le dimensioni del recupero siano comunque modeste: i consumi alimentari rimangono infatti ancora inferiori del 5% rispetto al 2010 e addirittura dell’11% rispetto ai massimi precedenti la crisi del 2008.

La lenta risalita appare del tutto coerente con uno scenario congiunturale in lieve miglioramento che ha finito per interessare larga parte delle dimensioni del consumo, siano esse più o meno discrezionali. A fronte di quella che è apparsa come una calma apparente, diversi segnali evidenziano un diffuso fermento: in questi anni il cibo ha infatti assunto una crescente importanza nel modello di consumo degli italiani, se si considera che la sua incidenza sulla spesa complessiva è arrivata a toccare la soglia del 18,6% del totale, il massimo dell’ultimo decennio.

Fonte: RAPPORTO COOP 2018

In questa lunga transizione verso stili di consumo più sobri, dettata dalla minore disponibilità di reddito, a fronte di un arretramento generalizzato dei consumi i prodotti alimentari hanno esibito una rinnovata centralità nelle scelte degli italiani.

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